Il blocco della mandibola è un imprevisto piuttosto frequente nell’odontoiatria: succede spesso che, di punto in bianco, un paziente si ritrovi a non riuscire più ad aprire la bocca come prima, a causa della mandibola che si blocca.
Vediamo assieme da cosa è causato questo fenomeno e come risolverlo, leggi l’articolo per intero!
Innanzitutto è bene distinguere la tipologia di blocco della mandibola: si tratta, infatti, di un fenomeno che può presentarsi sia mentre la bocca è aperta, causando il blocco in quella posizione con relative conseguenze poco piacevoli per il paziente, sia sotto forma di dolore, che impedisce la completa apertura della bocca.
Nel primo caso, la causa è da ritrovarsi nella lussazione dell’articolazione temporo mandibolare, che avviene nel momento in cui il condilo della mandibola esce dalla sua sede e non è più in grado di rientrarvi, lasciando il paziente letteralmente a bocca aperta. Si tratta di un fenomeno solitamente causato da una particolare lassità dei legamenti temporomandibolari, che consentono un’ipermobilità mandibolare, che può portare alla dislocazione del condilo.
Nel secondo caso, invece, possono esserci diversi fattori che influiscono sulla mandibola che si blocca quando si cerca di aprire la bocca. Uno dei fattori che influenzano maggiormente questo tipo di blocco della mandibola è senz’altro lo stress, che spesso fa serrare i denti, con conseguenze sui muscoli mandibolari, che rimangono costantemente contratti e cominciano a fare male. Un altro fattore scatenante è da ritrovarsi nelle malocclusioni dentali: se i denti non sono allineati possono causare dei difetti di masticazione, che a lungo andare possono avere effetti negativi sull’articolazione temporo mandibolare.
Il trattamento della mandibola bloccata dipende fortemente dalla causa che ha scatenato il problema.
In caso si tratti di una lussazione dell’articolazione, in particolare, è necessario intervenire tempestivamente per riportare in sede la mandibola. Si tratta, infatti, di una condizione piuttosto dolorosa per il paziente, che a causa del blocco della mandibola non riesce a deglutire, che richiede un intervento urgente e immediato.
In seguito è possibile seguire un percorso riabilitativo con uno gnatologo, con l’obiettivo di rinforzare la muscolatura ed evitare che possa succedere nuovamente in futuro.
In caso di dolore all’apertura della mandibola è bene innanzitutto individuare la causa: se si tratta di una malocclusione, infatti, può essere necessario intervenire con l’ortodonzia per eliminarla e migliorare la masticazione.
In caso si tratti, invece, di stress, il trattamento prevede inizialmente una fase di rilassamento muscolare, mediante l’utilizzo di un bite: si tratta di un paio di mascherine che, una volta indossate, consentono ai muscoli mandibolari di stare a riposo e, con il tempo, aiutano il paziente ad abituarsi a questa posizione di “riposo”. Una volta abituato, infine, è possibile intervenire su eventuali danni causati dal digrignamento dei denti.
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